Fisso le stelle nella speranza che qualcosa dia una scossa a questa mia vita.
Un aereo. Penso: “chissà chi è lassù, chissà chi, sta andando dove..?”Viaggio. Più con la testa, un po' meno con il corpo.
La mia mente va, va più veloce della penna. Una volta, ricordo, ho provato a scrivere tutto ciò che la mia testa produceva: “Sotto effetto di droghe” già, questo fu il mio commento dopo aver riletto i miei discorsi poco concatenati tra di loro, come dettati da qualche sostanza allucinogena. E invece mio malgrado, non era così, erano proprio frutto della mia mente al naturale, perversa, incognita... ma naturale. Mi fermo a riflettere. Rileggo i miei pensieri.
Fisso le stelle.
Fisso le stelle sperando che succeda qualcosa che mi svegli.
Si sente della musica lontano. Un cane abbaia. Dei grilli. Una musica. Forse un tango. Poi il silenzio.
Penso che la vita sia troppo veloce, penso che fermarsi un attimo a riflettere sia un tempo infinito e che ancora una volta la mia mano, sia più lenta del mio cuore.
Fisso le stelle. Un cane abbia. Un'auto frena. La mia mente vola là dove il mio corpo non avrà mai il coraggio di andare. Penso al mondo, a quanto sia magnifico, e grande e che un uomo per quanto longevo e coraggioso non sentirà mai tutti i profumi, non vedrà mai tutti i tramonti e non scoprirà mai tutti i tesori che il mondo custodisce. Poi mi rimprovero, sono solito trovare scusanti, ma so che questa volta non può essercene una, per non avere il coraggio di andare là dove la mia mente vola.
Mi fermo.
C'è un quadro nella mia stanza, un carrozzone trainato da cavalli stanchi. Penso a quanto la vita sia veloce e quanto a noi appaia lenta. Penso che solo ieri fantasticavo sul mio futuro e oggi che è già domani, mi rendo conto di quanto non sia come lo immaginavo.
Una musica in lontananza. Il solito cane che abbaia. Altre auto.
Fisso le stelle e penso alle persone che hanno imparato ad amarmi e a quelle che mi hanno insegnato ad amare. Il silenzio.
Credo che la vita appaia lenta a coloro che si sentono soli. Credo che non sia giusto guardarsi indietro dimenticandosi di vivere, come un accordo sbagliato di una canzone, ogni momento della nostra vita, non è altro che l'ennesimo accordo di una melodia, disarmonica a volte, ma pur sempre una melodia. I pensieri vanno e vengono e oggi ho deciso di prendermi un po' di tempo per lasciare il ricordo di alcuni di loro. Mi fermo a riflettere e intanto...fisso le stelle.
Una musica. Le stelle. I grilli. Il solito cane. Mi addormento pensando a Silvia. Un Bacio. Il silenzio. La notte.
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